BETTY

 

New Mexico.

Quando si avvicina un momento importante, Bruce Banner trova un solo modo per rilassarsi: gettarsi a capofitto nello studio. Così non riempie la sua mente di strani pensieri ed ha modo di riflettere sugli argomenti che hanno segnato la sua vita da più di un decennio. Nella fattispecie i Raggi Gamma, i responsabili della sua trasformazione in Hulk: sia lui che il Capo concordano che questo mostro verde non potrà mai essere annientato, in quanto è parte della stessa personalità di Banner. Di certo però può essere quietato ed è quanto sta accadendo ultimamente: una combinazione di fortuna, autocontrollo e calma che Bruce Banner assapora più che può. Perché grande sarà il dolore quando questo periodo avrà termine.
Dunque deve approfittarne, deve fare qualcosa che le sue continue trasformazioni in Hulk gli hanno quasi sempre precluso. Deve riannodare i fili perduti della sua vita: ed uno di questi coinvolge la sua ex moglie. Betty. Uccisa. Ma a questo mondo questa condizione non è un ostacolo così insormontabile.
Improvvisamente, nella caverna in cui lo scienziato si è rifugiato, risuona dal nulla un ritmico battere di tamburi. Ed a questo segue l'emergere di fumi cerimoniali, che circondano Bruce: poi da quei fumi emerge una figura. Una persona che funge da tramite tra la vita e la morte.
"I servigi di Fratello Voodoo sono stati richiesti" dice "Ed io sono qui per metterli in atto".

Volta.

Samuel Sterns continua inevitabilmente a pensare al colloquio avuto pochi giorni fa con Banner. Bruce crede di averlo umiliato, deriso: che illuso. La verità ha molte facce e spesso ci sono molti veli da squarciare prima di arrivare ad essa. Il Capo ha posto attorno alla sua persona tante di quelle illusioni, tante di quelle falsità da non essere più in grado di individuare la realtà. O quello che lui considera essere la realtà.
Forse su una cosa Banner aveva ragione: e se la smettesse di concentrarsi su di lui e su Hulk? Se iniziasse a dedicarsi a qualcos'altro? È una di quelle rare volte in cui Samuel Sterns si pone delle domande a cui non è in grado di dare una risposta immediata.
Poi, ad un tratto, lo avverte. Qualcosa è cambiato attorno a lui. C'è… un intruso. Se è qualcuno che vuole ucciderlo, magari quel Guardiano i cui genitori abitavano a Middleton, avrà una amara sorpresa. In effetti è un Guardiano, ma fa quello che meno ci si aspetta. Interrompe i tre campi di forza che circondano la sua cella, ora c'è solo la lastra di vetro tra Sterns e la libertà. Una lastra apparentemente indistruttibile. E mai come in questo caso l'avverbio apparentemente ha una sua valenza.
Però il Capo rimane immobile, seduto sul suo tavolaccio. C'è qualcuno che vuole farlo evadere. E lui non si muoverà di un centimetro fino a quando non avrà capito chi è. La risposta arriva subito. C'è uno sbuffo di fumo davanti a Sterns e, quando esso si dirada, compare la figura di un uomo dalla pelle verde. Un uomo tornato prepotentemente sotto le luci della ribalta.
"Sono felice di conoscerti, Capo. Io sono Mesmero e sono venuto ad offrirti la libertà".

New Mexico.

"Mia cugina Jennifer mi aveva detto che lei era un personaggio colorito" dice Bruce Banner "Non immaginavo però così tanto".
"Poco tempo fa non era così" rivela Jericho Drumm "Ho passato un breve periodo di depressione… comunque ora è alle spalle. Vorrei che mi spiegasse bene la sua richiesta".
"Vorrei parlare con mia moglie".
"Che è defunta, suppongo". Bruce annuisce. "Mi perdoni, ma lei non è uno scienziato? Non dovrebbe credere alle cose di cui mi occupo io".
"A volte la scienza non basta. Sia io che lei abbiamo visto nelle nostre vite cose che non si possono spiegare in semplici termini scientifici, cose che vanno oltre la comprensione umana. Ed in ultima analisi… voglio solo parlare con mia moglie".
"Posso chiederle perché?".
"Non potevo prevedere la sua morte, nessuno poteva. E ci sono delle cose che devo dirle. Anzi, gliene devo dire solo una. Lo chiami… l'ultimo desiderio di un condannato".
"Non mi sembra affatto condannato".
"Oh, lo sono. Esternamente non si vede, ma lo sono".
Jericho Drumm annuisce. Poi traccia con la sabbia una sorta di cerchio mistico. "Si metta al centro" invita. Bruce lo accontenta. "Ora le spiegherò cosa accadrà. Io fungerò da tramite col mondo dei morti: lei guarderà dritto nei miei occhi e poco dopo si ritroverà in un altro mondo. Solo col suo spirito ovviamente, il suo corpo rimarrà qui. Inizialmente proverà strane sensazioni, non si faccia sorprendere da esse. Quando si abituerà alla sua nuova condizione potrà dar vita alla sua ricerca".
"Troverò con facilità mia moglie?".
"Potrebbe anche non trovarla. Lei si sta per recare in un mondo dove non esistono regole, dove potrebbe anche vivere esperienze traumatiche. Quindi non si faccia delle speranze, perché potrebbero venire disilluse".
"Non ho paura, sono pronto ad accettare i rischi. Cominci pure".
Fratello Voodoo si posiziona di fronte a Bruce Banner, a pochi passi da lui ma al di fuori del cerchio mistico. Dalle sue labbra emergono parole dimenticate nel tempo, parole capaci di aprire i cancelli dell'aldilà: improvvisamente le sue pupille scompaiono ed i suoi occhi sono colorati solo di bianco. Bruce scruta in quell'immenso candore, fino a perdersi, fino a precipitare in un vuoto infinito. Chiude gli occhi e…
Quando li riapre è in un altro mondo. Ci sono strane geometrie tutt'intorno a lui, paesaggi innaturali, colori indefinibili. La sua essenza è incorporea, grigia. Come il primo Hulk.
"Mostro, con che coraggio ti ripresenti al mio cospetto!".
L'uomo si volta. C'è suo padre di fronte a lui.

Corte Marziale, Holloman Air Force Base, New Mexico.

"L'imputato è pregato di alzarsi in piedi".
Thaddeus Ross lo fa. Sul suo volto non si legge alcuna emozione, è assolutamente impassibile. Come prima di una importante battaglia o di un colloquio decisivo. Ma questo non significa che dentro di lui non sia agitato. O meglio, ansioso.
Il giudice legge la sentenza. "Generale, lei ha violato un ordine diretto di un suo superiore e questo è stato dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio. Un comportamento inaccettabile, soprattutto da una persona con decenni di esperienza alle sue spalle. Ed è proprio la sua esperienza e la sua passata devozione allo Stato a salvarla da un destino peggiore. Dunque questa corte dispone che lei venga privato dei suoi gradi di Generale e congedato dall'esercito. È fortunato se è ancora in possesso della pensione. La seduta è tolta".
Thaddeus Ross fa il saluto militare, poi con maestosità esce dall'aula. Assolutamente impassibile, anche ora che gli è stato sottratto quanto ha di più caro al mondo.

Il confine.

"Mostro assassino" accusa il padre di Bruce Banner "Vattene".
"Immagino che queste siano le controindicazioni di cui mi ha parlato Jericho Drumm" dice lo scienziato "Vattene, papà, non ho voglia di discutere con te".
"Io non solo l'unico che hai ucciso, figlio bastardo. Qui ci sono tutte, tutte le tue vittime".
"Papà, non mi impressioni".
"Allora vediamo se queste altre persone riescono a scuoterti".
La prima è un uomo dal fiero portamento militare. "Glenn Talbot!".
"Sì, io, Banner. Mi hai ucciso, dannato assassino".
"No, Glenn, sei tu che ti sei condannato da solo" ribatte lo scienziato "Impelagandoti in una spietata caccia all'uomo che ti era stato ordinato di interrompere. Se avessi eseguito gli ordini, anzi, se avessi usato la logica e non la rabbia ora saresti ancora vivo".
"Potevo avere Betty per me se ti avessi ucciso".
"No, Glenn, Betty l'hai perduta. E non per mano di Hulk, ma per colpa tua. Sparisci. Dimmi, papà, sono tutti così i miei accusatori?".
"Già, questa è una persona che tu odi. Vediamo allora cosa accade quando ti trovi di fronte a colei che ami".
Bruce si prepara a parlare finalmente con Betty, ma rimane sorpreso e sconvolto. "Jarella?".

Volta.

"Vieni con me, Capo" esorta Mesmero "C'è un intero mondo di opportunità che ti attende là fuori".
"No" ribatte con decisione Samuel Sterns.
Il mutante entra nella cella infrangendo il muro di vetro teoricamente infrangibile. "Ma perché? Non vuoi allearti con me? D'accordo, lo capisco. Però non ti ostinare a rimanere qui".
"Ho detto di no".
"Davvero non ti capisco".
Con uno scatto improvviso, Sterns afferra Mesmero per il collo e lo sbatte contro una parete. "Non mi capisci? No, nessuna delle vostre menti inferiori è in grado di capirmi. Nessuno può capire cosa significa fingere ogni giorno, ogni singolo istante della tua vita; nessuno può capire cosa vuol dire mostrare agli altri una faccia che non è la tua perché non intuiscano la verità; nessuno può capire quanto davvero questa prigionia mi abbia colpito".
Il Capo abbandona la presa e torna a sedersi. Mesmero rimane paralizzato dallo stupore per qualche secondo, poi il suo volto si illumina di comprensione. "Certo, ho capito. Non è che tu non possa uscire da qui, se ci sono riuscito io tu potresti farlo in ogni secondo. No, tu non vuoi uscire dalla Volta".

Aldilà.

"Jarella?" esclama Banner.
"Hulk" dice lei "Hulk, perché mi hai tradito? Hai detto che mi amavi ed invece ti sei messo con una donna che non ti merita. La mia morte acquista meno significato sapendo questo".
"No, Jarella, tu hai significato molto per me. Avrei fatto qualsiasi cosa per impedire la tua morte, devi ascoltarmi…".
Ma la donna dalla pelle verde si è già allontanata.
"Sì, le donne hanno sempre rappresentato il tuo punto debole" accusa il padre di Banner "Tu le ami troppo, figlio mio, e questo ti porta alla rovina. Fin da quando eri piccolo. Io invece ero diverso da te, ero migliore: io le donne le schiacciavo. Come ho fatto con lei".
Lo scienziato alza il volto per provare un nuovo brivido di terrore. "Madre".
"Bruce, aiutami…" inizia a dire lei prima di svanire.
Banner si lancia in avanti ed afferra suo padre. "Non so a che gioco tu stia giocando, ma non mi piace".
"Gioco? Questo non è un gioco!" ribatte lui liberandosi con veemenza "Lo sapevi che correvi dei rischi venendo qui, mettevi sul piatto della bilancia la tua stessa esistenza. E questa sta pendendo verso la tua fine. Perché, vedi, qui ci sono anime più innocenti di quelle che hai visto finora".
Verso i due avanza un'aura bianca, piccola, circolare. Un'aura che poi assume una forma inequivocabile.
"No, padre, perché mi fai questo?".
"Io non sto facendo niente. Sei tu che stai facendo del male a te stesso. Questo è tuo figlio, Bruce, il tuo figlio mai nato. Quello abortito da Betty, ma questo non ha impedito che lui trovasse un posto in questo luogo impalpabile. Lo hai condannato tu, Bruce".
"Non è vero!".
"Non è vero? Se non fossi stato Hulk credi davvero che Betty avrebbe abortito? Sai quante volte quella donna ha pensato di suicidarsi? Tu sei un mostro, figlio mio, ma lei è peggiore di te".
"No, non è così" ribatte lo scienziato. Ma il suo tono di voce non è affatto sicuro e lentamente cade all'indietro, come preda di una soverchiante debolezza.
"E ci sono altre vittime di Hulk qui. Vuoi incontrarle tutte?".
"N… no, voglio solo vedere Betty".
"Non la vedrai, bastardo. Stai per morire, morire in questo luogo che nemmeno Dio conosce. È stata una tua scelta, ricordalo".
"Agh…". Una nebbia verde fuoriesce dal corpo spirituale di Bruce Banner e va a circondare l'essenza di suo padre, che prorompe in una fragorosa risata.
"Ah, ah, ah, ha funzionato" trionfa "È stato terribilmente facile minare la tua volontà. Ora il tuo potere è mio e con esso alimenterò l'Entropia. Incubo vince anche stavolta!".

Volta.

"Sì, è così" dice Mesmero "Tu non vuoi uscire. E so perché". Il Capo rimane in silenzio. "La tua mente non ha ancora accettato questa situazione. La tua mente superiore non ammetterà mai di essere stata ingannata, surclassata da esseri che tu reputi inferiori. Peggio, persone che non sono Bruce Banner, l'unico che consideri tuo pari. Per quanto ti riguarda tu non sei mai stato arrestato e questa non è una prigione". Il Capo rimane in silenzio. "Apri gli occhi, Sterns, alla dura realtà. Sei in gabbia e devi uscirne per il tuo stesso bene prima che l'isolamento mini la tua psiche".
"Vattene" dice infine il Capo.
"Lo farò. Però lascerò attiva un'illusione. Qui tutti continueranno a credere che tu sia ancora attorniato da campi di forza e vetri infrangibili, ma in realtà non sarà così. Potrai uscire quando lo riterrai più opportuno. Spero per te che sia presto".
Mesmero scompare in una nuvola di fumo, lasciando dietro di sé il Capo ed il suo volto impassibile.

Regno di Incubo.

"Bramo questo potere da un'eternità" afferma il demone "Quante volte sono stato ad un passo, quante volte ti ho già portato alla follia, alla stupidità, Hulk. E finalmente questo potere è mio. Ah, ingannarti è stato un gioco da ragazzi, Bruce Banner. Dopo le tue recenti e drammatiche esperienze sei un uomo senza più certezze, senza una via precisa da seguire. Sei un perdente, in ultima analisi".
Mentre ode queste accuse, gli occhi dello scienziato si rianimano improvvisamente: c'è una figura davanti a lui, la nota chiaramente. È Betty. Un'altra illusione di Incubo? No, non avrebbe senso a questo punto. Lo spirito parla nella sua mente. "Non credere alle sue menzogne, sei ancora in grado di combattere e di riconquistare il tuo potere. Non è Hulk che ti caratterizza, sei tu, Bruce Banner, a dare vita all'uomo straordinario che sei".
"Sì…" mormora l'uomo "C'è speranza".
"Non vaneggiare, patetico" esclama Incubo "Sei finito… Perché continui ad osservare quel punto nel vuoto? Quanto ti occorre per…".
"Incubo…".
Non è il tono minaccioso con cui è stato pronunciato il suo nome a far indietreggiare il demone, è lo sguardo che è appena apparso negli occhi di Bruce Banner.
"… mi hai fatto arrabbiare. Non ti piacerà vedermi arrabbiato".
E l'istante successivo c'è Hulk. Grigio. Primordiale come la rabbia. E prima che Incubo possa fare qualcosa, un pugno che ha poco di mistico e molto di fisico lo scaraventa lontano. E prima che la sua corsa si fermi, qualcuno lo afferra. Il mostro grigio.
"Ti spacco!". E giù un altro pugno.
"Ti spezzo!".
"Aspetta…".
"Ti distruggo!".
"Non farlo…".
"Ti faccio a pezzi!".
"Pietà…".
"Ti uccido!".
"Bruce, basta così" interviene l'immagine di Betty Ross. Lui le presta ascolto, come ha sempre fatto. E la nebbia verde che Incubo possedeva ritorna nel suo corpo. Così lascia andare il demone, che veleggia come privo di vita in questo regno dove si proclama sovrano: quantomeno oggi non è andata così.
"Betty, se sei davvero tu devo dirti una cosa" dice Bruce tornando alle sue fattezze umane.
"Ti è rimasto poco tempo, dovrai essere veloce".
"Io ti amo".
"Lo so, Bruce. Ma è bello che tu abbia voluto sfidare la morte per dirmelo ancora una volta. Non ti dimenticherò mai".
"Neanch'io ti dimenticherò".

Poi un lampo bianco passa davanti ai suoi occhi e, quando svanisce, si ritrova nella caverna del New Mexico da cui era iniziato il suo incredibile viaggio.
Di fronte a lui c'è Fratello Voodoo, che esce dalla sua trance. "Mi dispiace, temo che il rito non sia andato a buon fine".
Bruce Banner scuote la testa. "No, si sbaglia. Ha avuto successo. Ha avuto pieno successo".
"È riuscito dunque a parlare con sua moglie?".
"Molto più di questo: mi ha ridato fiducia in me stesso". "E mi ha fatto capire molte altre cose con quelle poche parole" pensa.
Lo scienziato esce dalla caverna per ammirare il sole splendente, mentre Jericho Drumm, tra fumi di nebbia, svanisce e torna alla sua nativa New Orleans.

FINE